L’arrivo degli annunci pubblicitari su WhatsApp era solo una questione di tempo dopo l’acquisizione dell’app di messaggistica a opera di Facebook nel 2014. I primi indizi suggerivano l’esordio già nel 2019, ma all’ultimo Facebook Marketing Summit un portavoce ha confermato che il tutto è stato rimandato all’anno successivo, il 2020.
Le inserzioni su WhatsApp – per fortuna diranno alcuni – non saranno così invadenti come quelle di Facebook e Instagram. Sulla piattaforma di messaggistica istantanea, infatti, gli annunci saranno proposti solo negli stati, ovvero la versione delle Storie del servizio utilizzato ogni giorno da milioni di persone. In breve, non c’è alcun pericolo per le chat private.
Sotto questo punto di vista, WhatsApp e Instagram avranno qualcosa in comune. Proprio come nel caso del social network di fotografia, su WhatsApp le pubblicità appariranno a pieno schermo tra uno stato e l’altro, con tutti i suggerimenti del caso (come lo swipe up) per approfondire l’argomento.
Gli annunci pubblicitari permetteranno dunque a Facebook di generare ricavi anche tramite WhatsApp, nonostante le storie sulla piattaforma, ad oggi, abbiano riscosso ben poco successo (alcuni utenti non sanno nemmeno della loro esistenza). Sono circa 1,5 miliardi le persone che utilizzano il servizio, se solo la metà di queste visualizzassero le pubblicità sarebbe già un impressionante risultato.
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