Il 21 Aprile 2015 è avvenuto il tanto atteso Mobilegeddon. Il Mobilegeddon è stato un cambiamento dell’algoritmo di Google, annunciato da Google stesso nel Febbraio 2015 con il quale, se un sito non è ottimizzato mobile (responsive) viene penalizzato nelle ricerche che vengono effettuate dai dispositivi mobile. Questo cambiamento non riguarda le ricerche dal computer (desktop).
Il nome Mobilegeddon è stato assegnato dai Webmaster, Seo Specialist e webdeveloper
che, una volta venuti a conoscenza del futuro cambiamento, hanno deciso di assegnare
questo nome soprattutto in quanto si è scatenato una vera e propria bufera sul web e
una rincorsa all’ottimizzazione responsive dei siti.
Il Mobilegeddon è stato il primo cambiamento dell’algoritmo annunciato da Google:
generalmente, i vecchi cambiamenti (come panda e penguin) non sono mai stati annunciati e i webmaster si accorgevano dei cambiamenti nel calcolo dell’algoritmo soltanto grazie a una “retrocessione” nei risultati della SERP ( o cambiamenti dei risultati dei competitors) oppure grazie allo studio degli esperti SEO.
Così, Google, nel Febbraio 2015 ha dato circa 3 mesi di tempo ai webmaster per rendere
responsive mobile i siti web, pena: penalizzazione dalla SERP sui dispositivi mobile (smartphone, tablet). Il cambiamento nell’algoritmo è dovuto a una semplice motivazione, il pensiero di Google (che ha come unico scopo rendere migliori le ricerche sul motore) è stato quello di rilevare le ricerche effettuate mobile (che rappresentano circa il 60% delle ricerche totali) e di adattare l’usabilità e la navigazione dell’utente rendendola quanto migliore possibile.
Per un utente infatti è fastidioso navigare con dispositivi mobile su siti web non ottimizzati: il continuo ingrandimento e rimpicciolimento, o click errati su link troppo piccoli e ravvicinati.
Il Google Webmaster Tools (o altri strumenti ricercabili online) mettono a disposizione la possibilità di inserire il link di un sito web e rilevare un punteggio che viene assegnato in base all’usabilità sui dispositivi mobile. Il Google webmaster tools inoltre permette di avere precisamente le motivazioni e gli errori del punteggio cosi da poterli correggere.