Parliamo di display advertising

Andiamo a definire la terminologia che coinvolge questa strategia e i termini da valutare.

Impression: indica il numero di volte che un messaggio (banner) viene visualizzato su un sito. Molto importante da considerare, scegliendo questa tipologia di “advertising” che non necessariamente 1000 impressions corrispondono a 1000 visitatori sul nostro sito.

Per coloro che utilizzeranno servizi che prevedono le impression, sarà buona norma richiedere al fornitore del servizio di impostare la frequenza di esposizione del messaggio per ogni visitatore, evitando così di disperdere risorse con pochi visitatori unici a vedere il nostro banner.

Click Through (CTR%): la percentuale di click in rapporto al numero di impression. Se avessimo 2 click ogni 100 impression, il CTR sarebbe il 3%.
Maggiore sarà il valore del tasso, più probabilità avremo che esso aumenti.
E’ interessante sapere che il Click Through medio in Italia attraverso i banner è dallo 0,3% allo 0,5%.

Ecco qualche possibile modalità tra cui scegliere per il display advertising:

• Costo per Impression (CPI)/ per migliaia di Impression (CPM): acquistando questo servizio pagherò un tot ogni volta che il mio messaggio sarà mostrato su un sito
• Sponsorizzazioni: il nostro banner verrà inserito su di un sito per un certo periodo di tempo, ed il costo sarà flessibile
• Costo per Iscritto: tipico dell’email marketing, acquistando questa forma di promozione inseriremo la nostra promo su newsletter o dem e pagheremo per ogni singolo utente che riceverà la mail
• PPC (Pay per click): forma di promozione che prevede un pagamento in base al numero di click che riceverà il nostro annuncio
• Costo per Azione (CPA): la promo avrà un costo ogni qualvolta un utente effettuerà una “Call to Action” sul nostro sito, come ad esempio scaricare una brochure.

In base alla vostra attività, è possibile scegliere tra il metodo più efficace per promuovere la vostra azienda e non sperperare denaro.